Il segno di un genio nel paesaggio umbro
Sembra emergere dalla terra una cupola larga e percorsa da crepe che un'energia interna primordiale come di vulcano ha aperto sulla superficie tesa e luminescente. Un'impressione di possente bellezza si sprigiona da lì, nella piccola conca erbosa mentre i colli intorno sono dipinti col rosso vivo del sagrantino o disegnati dalle grafie simmetriche dei vigneti quando sono spogli in inverno.
Il progetto ha visto condivisi i significati e le speranze da parte dei committenti, la famiglia Lunelli, mecenati e lungimiranti, e dell'artista che da radici profonde spicca il suo volo di genio visionario. Doveva essere una cantina, ma anche un luogo in cui trovassero espressione la divina creatività della terra e quella dell'uomo, l'armonia che insieme realizzano nell'arte.
La tradizione del vitigno antico originale di questi colli sta vivendo una rinascita colta e consapevole, anzi un Rinascimento in cui il legame con il Genius Loci, nelle parole di Marcello Lunelli, è interpretato e rispettato ... la tartaruga, simbolo di stabilità e longevità, rappresenta l'unione tra la terra e il cielo riconoscibile nella copertura in rame segnata da una trama di solchi e crepe...
La superficie ramata dell'interno si flette a costruire una volta articolata lungo archi e costoloni vibranti di luce.
Una scultura certamente, ma nella quale si può entrare con il passo della piccola Alice in Wonderland.
La vigoria fantastica si concretizza nel rigore costruttivo che dà forma sensibile ad un sogno, provocando un gioioso stupore.
Poi c'è la discesa nel cuore del Carapace dove un misterioso quasi mistico silenzio accarezza le curve delle botti disposte in cerchio intorno alla cella centrale illuminata da un oculo verso il quale converge la volta con un moto a spirale, lento come il tempo che trasforma l'esperienza in profumo e fa eterno il valore della bellezza.
Link al sito web della Tenuta Castelbuono Il Carapace si trova sulle colline presso Bevagna (PG) |