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Monasteri Benedettini in Umbria
Ci sono libri che segnano un traguardo e insieme un punto di partenza.
Tale è quello, appena pubblicato dal Centro Storico Benedettino Italiano con la Regione Umbria, che traccia una mappa dei 90 monasteri più importanti della regione.
La descrizione percorre, come un potente "drone", gli edifici o quanto ne resta e il paesaggio che quegli insediamenti hanno plasmato lungo le vie antiche lastricate, ricostruendo una rete di relazioni e attività delle quali i monasteri erano i centri vitali e propulsivi.
La Regola di San Benedetto aveva determinato una rivoluzione rispetto allo stile di mortificazione e solitudine dei monaci orientali che avevano scelto i boschi umbri per la loro ascesi. Ora, labora, lege disegnava una nuova figura, creatrice di progresso e cultura sostenuta dalla preghiera, che migliorava le condizioni di vita della povera gente, con piccole varianti nelle diverse osservanze: Benedettini Neri, Camaldolesi, Avellaniti, Vallombrosani, Cistercensi, Olivetani, Silvestrini, Celestini, e Sublacensi-Cassinesi.
Nella prefazione di Catiuscia Marini e Silvano Rometti si puntualizza l'importanza della ricerca svolta dall'Abate Don Giustino Farnedi e dalla Professoressa Nadia Togni per lo sviluppo del Piano Paesaggistico Regionale, e i saggi storici introduttivi dell'Arch. Ambra Ciarapica e del Dr. Paolo Camerieri confermano il ruolo fondamentale dei monasteri benedettini nel configurare il paesaggio umbro e la necessità di conoscerli.
Don Giustino Farnedi racconta la storia di 1500 anni dell'Ordine con la competenza entusiasta e sorridente di un grande studioso, che sa improvvisare con voce potente un canto gregoriano seguendo le note sul tetragramma di un codice atlantico, e legge con disinvoltura la minutissima scrittura carolina di una pergamena del secolo XI.
Grande è il suo orgoglio di ricoprire il ruolo di Abate di San Pietro a Perugia, scrigno di tesori d'arte e di storia, e della sua appartenenza ad un Ordine che anche altrove ha voluto e curato splendidi capolavori d'architettura e d'arte oltre a costituire un modello di vita e una guida spirituale.
Il corpus del libro è costituito dal Repertorio, in cui la brillante studiosa perugina Nadia Togni, cattedratica all'Università di Ginevra, costruisce, con rigore e metodo ma anche chiarezza e direi grazia, una scheda per ognuno dei 90 monasteri, "un primo contributo alla storia della diffusione del monachesimo in Umbria", contributo anche di attenta riflessione sulle condizioni di conservazione, fruizione e funzione di queste nobili strutture.
La sua premessa alle quasi 400 pagine di "schede" e la vastissima bibliografia chiariscono e supportano l'assoluta qualità del suo lavoro.
Personalmente, da donna umbra, provo gratitudine per chi ha creato questo volume: consente la conoscenza di testi altrimenti inavvicinabili e incomprensibili e prospetta la possibilità di gite ed esplorazioni emozionanti, in particolare per le agenzie turistiche che potranno costruire itinerari suggestivi disponendo di questo nuovo materiale sistematico da cui attingere ispirazione e idee.
Gli autori del curatissimo volume |
Direzione scientifica di Giustino Farnedi O.S.B., Repertorio dei monasteri a cura di Nadia Togni.
Regione Umbria – Centro Storico Benedettino Italiano, 2014 (Biblioteca del Monasticon Italiae, 1), pp. XCIV, 392, foto e mappe, 2 tavv. f.t.
ISBN: 978-88-98104-08-6
Collegamento al sito web dell'Archivio Storico di San Pietro a Perugia
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Luca Signorelli a Città di Castello
Un libro che, evidenziando la grande influenza che Signorelli esercitò sia come opera sia come bottega e scuola nell'alta valle del Tevere, da un lato getta una luce importante sulla storia dell'arte della regione e dall'altro porta nuove riflessioni sulla qualità e sui contenuti dell'opera signorelliana. Un artista che si presta ancora a molte riflessioni e interpretazioni, visto l'impatto problematico e a volte violento che le sue immagini offrono.
Il testo è articolato in cinque saggi. Il primo è a firma del massimo studioso del Signorelli, Tom Henry (nel suo sito web è possibile leggere alcune pubblicazioni).
La parte successiva del volume, delle ricercatrici dell'Università di Perugia Sara Borsi e Valentina Ricci Vitiani, illustra soprattutto la molteplice opera della bottega e dei seguaci. In nessun luogo come nell'alto Tevere l'artista cortonese ha esercitato un'influenza così profonda sia direttamente sia attraverso la sua bottega.
L'ultimo saggio è particolarmente interessante perché va a dare un nome all'uomo presente in un frammento su tavola di Signorelli esposto al Louvre, un nome importante nella Città di Castello della fine del '400.
Il volume, ricco di belle illustrazioni e supportato da vaste bibliografie, è stato ideato e curato con competenza e passione da Giuseppe Sterparelli, un giovane art promoter tifernate.
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Quei giovani degli anni '50
Nel nuovo libro di Franco Venanti, ogni perugino riconosce fatti personaggi e atmosfere che lui stesso ha vissuto o di cui ha percepito le tracce nel presente, ma li riscopre attraverso la voce pacata ed elegante, ma anche tagliente o commossa di un narratore d'eccezione. Il valore del libro va però al di là dei confini di questa città sia perché i processi narrati coinvolgono l'intera nazione, sia per il tono di limpida e onesta riflessione e cristallina intelligenza che vi sono infuse.
Nelle descrizioni si riconosce la mano sicura e poetica del pittore che sa rendere con pochi tocchi di pennello la complessità dell'esperienza.
Il suo libro è anche un atto di giustizia verso tanti personaggi dimenticati di questa città ma che ad essa hanno dato un importante contributo positivo, un segno di valore e un esempio che non va perduto.
Venanti narra con una sorta di candore di ottantenne indomito, cui la saggezza non ha spento la passione civile, oltre due decenni di storia e dipinge l'affresco di un'umanità presa nei drammi e nel gioco, negli inganni e nella sofferenza, senza retorica ma con lucida attenzione e sommessa ironia.
"Ho scelto la strada dell'arte perché era la sola che mi dava la possibilità,
per dirla con Schopenhauer, di esprimermi e di contemplare il mondo come se
fosse un gioco e provarne meraviglia disinteressata come un bambino."
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Una regione ancora da scoprire: l'Umbria
Tra le tante novità presentate a Umbria Libri 2012, ci sentiamo, per così dire, in dovere di ospitarne due nel nostro blog, poiché offrono un aggiornamento accurato sulle possibilità di conoscere (e godere) l'arte nella nostra regione, l'Umbria.
Ian Campbell Ross. Umbria - A cultural guide. Volumnia Editrice, Perugia, 2012. |
La prima guida, di quasi 500 pagine, è opera di un professore di letteratura inglese al Trinity College di Dublino, che si è innamorato della terra umbra al punto di porvi solide radici e far studiare qui le sue figlie. La sua Cultural Guide of Umbria uscita nei tipi della Volumnia, Casa editrice prestigiosa ed estremamente selettiva sulla qualità e spessore dei testi che pubblica, ha uno stile che l'erudizione non rende meno accattivante e leggero, illustrazioni bellissime e 20 pagine di bibliografia definite dall'Autore "extremely restricted" seguite da altrettante pagine di indice analitico fittamente scritte.
L'edizione Volumnia è la versione ampiamente rivista della guida pubblicata nel 1995 da Viking e nel 1996 da Penguin. In quasi venti anni la nostra regione è cambiata al punto da costringere l'autore a riscrivere completamente un 30% circa del testo.
La prima parte del testo copre la plurimillenaria storia della regione, seguono un capitolo sulla pittura, uno sulla gastronomia e i vini e poi in ordine alfabetico le schede di tutte le città, paesi e località interessanti con informazioni sintetiche ma accurate.
AA.VV., Umbria Arte Contemporanea - Percorsi e Luoghi. Edizioni Big Projects, Perugia. |
L'altra guida, Umbria Arte Contemporanea. Percorsi & luoghi (pubblicata da Big Projects, gli editori di Piacere Magazine), nasce in inglese e italiano ed è il frutto dell'impegno collettivo di cinque affermati critici d'Arte Umbri, Massimo Duranti, Antonio Carlo Ponti, Andrea Baffoni, Giovanna Brenci e Francesca Duranti, che hanno battuto capillarmente tutto il territorio regionale compilando schede aggiornate su ciascuno dei musei, collezioni e sculture all'aperto che abbelliscono (e a volte sconvolgono) con la loro estrema modernità il paesaggio e l'immagine tradizionale del "Cuore Verde d'Italia".
Questa guida viene a riempire un vuoto che si avvertiva, coprendo con informazioni aggiornate fino al presente un'area, quella dell'arte contemporanea in Umbria, che si è andata invece progressivamente arricchendo di nuovi spazi museali, allestimenti e importanti installazioni di opere all'aperto in contesti urbani ed extraurbani a volte stridenti che inducono alla riflessione o eccitano la fantasia. Ne emerge una realtà sorprendentemente ricca e stimolante.
Le due nuove guide presentano un'impressionante quantità di cose belle da conoscere e da vivere e offrono vie inconsuete a turisti che già conoscono l'Umbria e a tutti gli amanti dell'Arte tanti buoni motivi per visitarla.
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Paolo Ficola e la sua "poltroncina nel cielo" sul cuore verde dell'Italia
Cliccare sulla foto per andare alla recensione del libro |
Abbiamo pubblicato questa recensione qualche mese fa, quando il libro di Paolo Ficola è uscito. Ecco il link all'articolo che abbiamo dedicato a questo bellissimo volume.
Il libro è sempre lì, in evidenza, e sfogliarlo è diventata un'abitudine piacevole e distensiva ...
Paolo Ficola, Umbria dall'alto. Testi di Mimmo Coletti. Edizioni Quattroemme, Perugia 2011. ISBN 978-88-89398-68-5. Rilegato, 34 x 24 cm, 332 pagine.
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