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giovedì 9 gennaio 2020

La Materia dei Sogni

Le ceramiche bianche di Silvano D'Orsi


Siamo fatti anche noi della materia di cui sono fatti i sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.


Le parole di Shakespeare raccontano queste opere.
Le forme sono perfette e luminose nel bianco irreale che le proietta nell'immaginario. Quei pantaloni e giacche e cappotti sono tenuti in piedi da qualcosa che non è della realtà e dell'esperienza. Sono capi di vestiario quotidiani e attuali, eppure vengono da un altrove che è quello del sogno.  Sono fatti di quella materia perciò ci raccontano qualcosa di noi che non sappiamo, sentimenti nascosti in gesti ripetuti, fatti meccanicamente e senza coinvolgimento.



Ecco che ora quelle cose prendono vita e ci parlano un loro linguaggio fatto di grazia e di umiltà, ma anche del grande mistero dell'essere al mondo come cose o come persone, soggette al tempo e allo spazio, solide e fugaci come i sogni.
La stessa impressione danno il corpo femminile e la la testa del cavallo, forme di eleganza sinuosa, tutti  e due simboli di bellezza e perfezione. Qui però il candore smaltato li accomuna ai vestiti in una visione che sposa la preziosa lucidità e lo studio alla commozione, in creazioni pensose e astratte, sorridenti e malinconiche.


Il violino si piega a diventare un corpo femminile, la sua voce sarà un sospiro d'amore, toccarlo sarà far vibrare ogni fibra e perdersi nella sua armonia. 
La mano dalle dita delicate e affusolate sembra voler afferrare qualcosa o protendersi emergendo forse dall'acqua. Una richiesta silenziosa d'aiuto rimasta inascoltata tenta ancora di esprimere un bisogno sommesso e sembra fissarsi in un ramo di corallo bianco levigato e perfetto.



...Oh voi dal dolce nome ch'io non chiamo
perché voi non mi amate ed io non vi amo.


Voi, Signora, siete per me come un giardino chiuso,
siete per me come un giardino chiuso
dove nessuno è penetrato mai.
Di profondi invisibili rosai...
 

 Chi osa? Chi vi prende? Chi vi tiene?
Siete come una spada senza l'elsa
pura e lucente e non brandita mai..


Il vostro volto
non muta se la mia mano vi tocca.
La vostra mano è quella che non dona.
Nulla di voi, nulla di voi si dona.
Però, nulla io vi chiedo, nulla attendo
se bene, debolmente sorridendo 
come chi langue e pur non s’abbandona...

(Gabriele D'Annunzio, Poema Paradisiaco)


 Baby, take off your clothes...
Baby, take off your clothes...
You can leave your hat on...

(Joe Cocker)


La femminilità in sé è resa in forme pure e sintetiche che danno la suggestione di un archetipo primordiale radicato nelle profondità del tempo all'alba della vicenda umana.


Se due stelle dovessero essere posizionate l'una vicino all'altra
e nello stesso tempo essere abbastanza distanti dalle altre
per non essere influenzate dalla loro attrazione,
esse comporrebbero un sistema separato
tenuto unito dal legame della loro mutua attrazione...

(William Herschel)

  
 Nuda io ti vidi
oh bellezza della bellezza
e chiusi i miei occhi
per paura di svenire...
 
(Patrick Pearce)


Le fotografie delle opere sono di Tato Richieri

Le ceramiche bianche di Silvano D'Orsi sono visibili e acquistabili presso Elel Ceramic Art


*   *   *


A Matter of Dreams

Silvano D'Orsi's white sculptures


We are such stuff as dreams are made on, and our little life is rounded with a sleep.
Shakespeare's words tell these works.
The shapes are perfect and bright in the unreal white that projects them into imagination. Those pants and jackets and coats are held up by something that doesn't belong to reality and experience. They are daily and current clothing, yet they come from somewhere else, the land of dream. They are made of that stuff so they tell us something about us that we don't know, feelings hidden in repeated mechanical gestures.
Here now those things come to life and speak to us their language made of grace and humility, but also of the great mystery of being in the world as things or as people, subject to time and space, solid and fleeting like dreams.
The same impression is given by the female body and the horse's head, forms of sinuous elegance, both symbols of beauty and perfection. Here, however, the glazed whiteness unites them to the clothes in a vision where the precious lucidity and the study mix with emotion, in thoughtful and abstract creations, smiling and melancholic.

The violin bends to become a female body, his voice will be a sigh of love, touching it will make every fiber vibrate and get lost in its harmony.
The hand with delicate and tapered fingers seems to want to grab something or reach out perhaps emerging from the water. A silent request for help remained unheeded
still tries to express a subdued need and seems to be fixed in a smooth and perfect white coral branch.
   
... Oh you with that sweet name I never call
because you don't love me and I don't love you.

You, Lady, are like a closed garden for me,
you are like a closed garden for me
where no one has ever gone into.
Of deep invisible rosebushes ...

Who dares? Who gets you? Who keeps you?
You are like a sword without the hilt
pure and shiny and never wielded ..

Your face
does not change if my hand touches you.
Your hand is the one that does not give.
Nothing of you, nothing of you is given.
However, nothing I ask of you, nothing I await
although weakly smiling
like someone who languishes and does not abandon himself ...
(Gabriele D'Annunzio)

Femininity itself is rendered in pure and synthetic forms which give the suggestion of a primordial archetype rooted in the depths of time at the dawn of the human journey.

If two stars were to be positioned close to each other and at the same time be far enough away from the others not to be influenced by their attraction, they would make up a separate system held together by the bond of their mutual attraction ...  
(William Herschel)

Naked I saw thee,
O beauty of beauty!
And I blinded my eyes
For fear I should flinch
(Patrick Pearse)

Photographs by Tato Richieri
The white sculptures of Silvano D'Orsi are visible and purchasable at Elel Ceramic Art
 https://www.elelceramicart.it/

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