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venerdì 13 settembre 2013

Il Poeta, il Pittore ed il Fotografo

Francesco Paolo Michetti e il MuMi a Francavilla

Francesco Paolo Michetti


Nel Museo Michetti di Francavilla il respiro si allarga. 
Negli spazi ampi, rivestiti di pietra bianca, le opere d'arte contemporanea esprimono una discorde armonia, tutte profondamente motivate da quella ricerca irrinunciabile per l'uomo che costituisce il titolo della mostra di quest'anno: La Bellezza necessaria.
Lo spazio consente di esporre lavori ampi e ambiziosi rispettandone e valorizzandone l'impatto emotivo ed estetico.
Da 64 anni prestigiose Commissioni selezionano le opere e scelgono il o i vincitori del concorso Michetti. 
Si è avuta l'impressione che il livello così alto delle opere ammesse al concorso sia determinato dalla presenza stabile, nelle sale del Museo, di due opere di assoluta importanza e qualità di cui diremo tra poco.
In the Michetti Museum (MuMi) in Francavilla, breath widens.
Inside its ample spaces, on the walls of white stone, the contemporary works of art express a discordant harmony, all deeply motivated by the fundamental search that is the title of the exhibition this year: The Necessary Beauty.
The space allows broad and ambitious works while respecting and enhancing their emotional and aesthetic impact.
For 64 years, prestigious commissions have selected and prized the winners of the competition Michetti. 
Our impression is that the high level of works admitted to the contest is determined by the permanent presence in the Museum of two works of the utmost importance and quality which we will describe shortly.

Francavilla a Mare

Francavilla a Mare

Premio Michetti
Christian Balzano, E se nell'attesa... , 2013 (Premio Michetti)

Uno dei tre vincitori di quest'anno è l'ammaliante cartone, di grande dimensione ma fatto di materiale povero e riciclato, trasformato in lampadario magniloquente e poltrona rococò, risultato di tagli pazienti. 
Vi aleggia un sorriso pieno di nostalgia misto ad un monito preoccupato su un futuro da inventare ma sicuramente meno opulento.
One of the three winners of this year is the bewitching paperboard, large size but made of poor and recycled material, turned into a grandiloquent chandelier and a rococo chair, simply obtained by patient cuts. 
There lingers a smile full of nostalgia mixed with a warning about a future to be invented yet, but certainly less opulent.

Museo Michetti
Paolo La Motta
Museo Michetti
Paolo Quaresima
Museo Michetti
Domenico Di Genni, Giuseppe Bombaci
Premio Michetti
Agostino Arrivabene, Eroico Furor, 2013 (Premio Michetti)
Premio Michetti
Giuseppe Modica, Skyline - Gasometro, 2008 (Premio Michetti)
Il respiro largo è quello del pensiero, che in questo ambiente si libera dalle pastoie quotidiane per proiettarsi in una dimensione di condivisione per il pathos di alcuni pezzi, in una dimensione di problematicità nei silenzi statici di paesaggi urbani o di campagne notturne o di nature morte iperreali, in una dimensione di ricerca sperimentale che si avventura nelle possibilità tecnologiche offerte alla creatività o talora alla passività inerme.
The breath of thought widens in this environment, free to fly into a dimension of pathos in some of the works, in a dimension of concern in the silence of static urban landscapes or hyperreal still lifes or country nights, or in a dimension of experimental research that ventures into the technological possibilities offered to creativity or sometimes helpless passivity.
Museo Michetti
F.P. Michetti, Le serpi, 1900
Francesco Paolo Michetti
In questa e nelle immagini che seguono, alcuni particolari de Le serpi
Francesco Paolo Michetti

Francesco Paolo Michetti

Francesco Paolo Michetti


Davanti alle due immense tele di Michetti che si fronteggiano si resta senza fiato. Hanno subito danni prima della loro attuale collocazione ma destano comunque vivo stupore.
L'autore, il “cenobiarca” cui D'Annunzio dedica Il Trionfo della morte e Il Piacere, era un grande e famoso pittore, tanto che espose a Parigi fin dagli anni settanta dell'ottocento e stati, Re ed Imperatori commissionarono e acquistarono sue opere.
Cenobiarca perché fondatore del cenacolo che si riuniva nel conventino di Santa Maria del Gesù da lui acquistato a Francavilla. Vi partecipavano, oltre all'amico fraterno Gabriele, alcuni degli artisti più brillanti del tempo, come Basilio Cascella, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, Costantino Barbella e Francesco Paolo Tosti, nonché l'antropologo ed archeologo Antonio De Nino.
In front of the two immense paintings by Michetti facing each other, you feel breathless. They have been damaged prior to their present location but nevertheless they provoke great astonishment.
The author, "The Cenobiarch" to whom D'Annunzio dedicates The Triumph of Death and The Pleasure, was a great and famous painter, so that he exhibited in Paris since the seventies of the nineteenth century and states, kings and emperors commissioned and acquired his works.
Cenobiarch because he was the founder of the circle which met in the convent of Santa Maria del Gesù purchased by him in Francavilla. This was attended, besides his fraternal friend Gabriele, by some of the most brilliant artists of the time, as Basilio Cascella, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, Costantino Barbella and Francesco Paolo Tosti, as well as the anthropologist and archaeologist Antonio De Nino.


Giancarlo Marchegiano
F.P. Michetti, Lavandaie alla foce di Francavilla, fotografia.
Per gentile concessione dell'archivio Giancarlo Marchegiano, Lanciano
Michetti iniziò a lavorare con la fotografia fin da giovane, e per lui come ogni grande fotografo il soggetto è la prima cosa e deve essere importante e significativo. Con D'Annunzio e De Nino cercava nelle feste e riti tradizionali d'Abruzzo le radici della grandezza e dei valori cui rapportarsi. 
Ha lasciato fotografie di assoluta bellezza, dense di suggestioni e di senso. Accuratissime nella composizione e ben studiate nella luce e nel taglio, le figure umane vi si dispongono con armonia ed equilibri di volumi che sembrano naturali ma non sono casuali (come oggi nelle foto di Steve Mc Curry).
Michetti began working with photography from an early age, and for him, like every great photographer, the subject is the first thing and it must be important and significant. With D'Annunzio and De Nino he was looking for the roots of greatness and values in ancient feasts and traditional rites of Abruzzo. 
He left photographs of absolute beauty, full of suggestions and meaning. Very accurate in composition and well studied in light and framing, the human figures are arranged with harmony and balance of volumes that seem natural but are not random (like today e.g. in many Steve Mc Curry's photos).


Museo Michetti
Pannello del museo con le fasi della realizzazione de Le serpi

Anche la sua pittura è frutto di un intenso lavoro preparatorio di indagine e costruzione, essendo basata anche sulla rielaborazione e composizione di immagini fotografiche. Di questo tipo di lavoro esiste una interessante documentazione nel museo a raccontare la genesi della tela de Le serpi.
Terminata nel 1900, come la tela del Pellegrinaggio alla Madonna di Casalbordino, è frutto di una lunga gestazione, iniziata nel 1873, data della prima gita a vedere la festa di San Domenico a Cocullo con De Nino, e delle successive in cui Michetti scattò fotografie ai personaggi che ora popolano la tela con i loro straordinari costumi e le volute déco dei serpenti.
Pieno di rispetto ed amore per tanto antico mistero e tanta incontenibile bellezza si percepisce l'atteggiamento del pittore, che immortala la scena come una carrellata cinematografica pur trasfigurandola in un'atmosfera epica e surreale. 
His painting is the result of intensive preparatory work of investigation and construction, and it is based also on the elaboration and composition of photographic images. Of this type of work there is an interesting documentation about the genesis of The Snakes in the museum. Completed in 1900 like the canvas of the Pilgrimage to  Casalbordino, it is the result of a long gestation period, which began in 1873 , when the made his first trip with De Nino to see the procession of San Domenico in Cocullo, where Michetti took photographs of the characters who now populate the canvas with their extraordinary costumes and déco coils of the snakes.
The attitude of the painter is full of respect and love for that ancient mystery and that overwhelming beauty. He captures the scene as a rundown movie while transforming it into an epic and surreal atmosphere.


Museo Michetti
F.P. Michetti, Pellegrinaggio a Casalbordino (o Gli storpi), 1900
Francesco Paolo Michetti
Particolare (altri nelle immagini che seguono)
Francesco Paolo Michetti

Francesco Paolo Michetti

Più rovinata è l'altra grandissima tela, ma vi sono figure che si fissano nella memoria per l'intensità della loro apparizione. Sovrastano tutto due magnifici buoi, quasi divinità, che esprimono il legame indissolubile e ancestrale con la terra. Queste due tele furono le ultime  grandi opere pittoriche di Michetti, che successivamente si interessò maggiormente al progresso rappresentato dal cinema, del quale esse sono una incredibile anticipazione.
More damaged is the other broad canvas, but it contains figures that fix in the memory for the intensity of their appearance. Towering over the scene, two magnificent oxen, like gods, express the indissoluble bond with the land and the ancestors. 
These two paintings were the last great canvases by Michetti, who later became interested more in the advancement of cinema, of which they are an incredible anticipation.

Ritratto di Giuseppe Verdi (1877)
dal sito web del Museo di Casa Barezzi
Ritratto di D'Annunzio e autoritratto nelle locandine del Premio Michetti 2013


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Collegamenti:

Sito web della Fondazione e Museo Michetti

Vita e opere di F.P. Michetti (Dizionario Biografico Treccani)

Articolo su Michetti dalla rivista Emporium del 1910 (dal sito web "Pillole d'arte")


F.P. Michetti, La figlia di Iorio (1895). Pescara, Palazzo della Provincia
La grande tela della Figlia di Iorio esposta al Palazzo della Provincia di Pescara è visibile, ad altissima risoluzione, nel sito di fotografia artistica professionale Halta Definizione. Occorre registrarsi (gratuitamente). Ecco il link:
http://www.haltadefinizione.com/it/gallery/francesco-paolo-michetti-la-figlia-di-iorio.html

1 commento:

  1. Cara Rita e caro Aurelio, sono felice di scoprire che dopo una breve pausa sono ricominciati i vostri affascinanti viaggi nel mondo dell'Arte e di potermi unire a voi, anche se solo attraverso il clic del mio computer. E ciò anche perché il desiderio di fare nuove scoperte e di farne conoscere i risultati a chi vi segue vi ha portato questa volta in un luogo bellissimo, che risuona di tantissime voci provenienti dal passato e dal presente, a cui certamente tante altre se ne uniranno in futuro. Si tratta della voce del Poeta, Pittore, Fotografo, a cui è intitolato il MuMi, che ci parla attraverso quella dei tanti uomini, donne bambini in cammino nelle sue due grandi opere illustrate nell'articolo e di quella delle "Lavandaie" vestite di luce e di altri personaggi ripresi dal vero e fermati per sempre nelle bellissime fotografie a loro dedicate. Ma si tratta anche dell'eco nella sua voce di quella degli artisti suoi contemporanei che l'hanno conosciuto e del suono di quelle degli artisti di oggi le cui opere sono esposte accanto alle sue (voci che si indovinano dietro teorie di finestre, voci che giungono da distese di case imprigionate tra tralicci, voci che si confondono con altre o voci solitarie, ora sussurrate e ora strozzate...). Augurandomi di risentire presto la vostra voce, vi invio un saluto Vittoria

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