NOTE PER LA CONSULTAZIONE

NOTE PER LA CONSULTAZIONE:
Per leggere, scorrete la pagina verso il basso: il blog è come una rivista che va "srotolata" anziché sfogliarla. La grafica è ottimizzata per gli schermi dei computer; se leggete da un telefono o tablet, vi consigliamo di tenerlo in posizione "orizzontale".
Per la ricerca di artisti, temi e luoghi usate la casella Cerca nel Blog oppure l'Indice Alfabetico sul lato destro della pagina, visibile scorrendo un poco verso il basso.
Per contattarci: Rita Castigli rita.castigli@gmail.com - Aurelio Stoppini aureliostoppini@libero.it

giovedì 23 febbraio 2012

Corifeo pensoso

Franco Venanti, l'artista e il suo atélier


Franco Venanti


Che cosa scrivere di Franco Venanti? 
I suoi quadri hanno ispirato bellissimi testi di commento a critici e scrittori come Mimmo Coletti, Eugenio Giannì, Massimo Duranti, Enrico Vaime, Francobaldo Chiocci, Paul Cahill, Renzo Pardi, per citarne solo alcuni. 
Questo è uno dei suoi grandi pregi: suscitare riflessioni che non possono in nessun caso limitarsi a etichette e inquadramenti in questa o quella corrente o tendenza. 
Con Venanti le armi del critico d'arte si spuntano contro la libertà del ricercatore inesausto di verità più che di forme. La critica perciò diventa riflessione sulla esperienza umana, meditazione commossa sul vivere e il ricordare, lettura sofferta di segni che incidono il cuore delle cose.


Franco Venanti nel suo studio

C'è sempre una ricchezza problematica divertita o indignata nelle sue tele che sfidano l'intelligenza e ne pretendono l'impegno, senza rovinare l'incanto che la bellezza suscita.
Venanti non è mai stato pigro. Mio padre, uomo di grande cultura, era tra i suoi amici e ricordo che, quando rispondevo io al telefono, Venanti mi sfidava in conversazioni interminabili in cui si metteva in discussione ogni comoda certezza. Ancora oggi la sua curiosità e ricerca non hanno tregua.

La sua fantasia naviga sempre nel tempo, però mai in modo lineare. 
Momenti diversi si sovrappongono in trasparenze che evocano un oggi e un allora, un luogo che è altrove ma è anche qui nel gesto del pittore, alluso nella tesa del borsalino o nel suo profilo assorto davanti alla tela. 
La sua presenza sulla scena, defilato e con i pennelli in mano, ne fa il corifeo pensoso, spettatore partecipe che, levando il suo canto di segni e di colori, salva i sogni dal naufragio dell'oblio.


Franco Venanti


Sta bene Franco nel suo studio, un incredibile bric-à-brac pieno di oggetti che hanno avuto la loro esistenza nel mondo esterno ed ora trovano una ragione di vita e creano entropia nello spazio venantiano, la sua "bottega fantastica". 
La magia notturna della favola si attua sulle tele di Franco dove tutto si anima e si rimette in corsa, dove le distanze del tempo e dello spazio vanno ad annullarsi in quelle infinite dell'universo in espansione. 
E senza amarezza l'artista sorride.


Franco Venanti con un'allieva

Collegamento al sito web di Franco Venanti:


Franco Venanti

Franco Venanti







Franco Venanti nel suo studio


Vi segnaliamo anche queste interessanti interviste a Franco Venanti su YouTube:

ReteSole

Intervista doppia con Roberto Battiston

martedì 7 febbraio 2012

Fotografo con le ali

Paolo Ficola e la sua "poltroncina nel cielo" per scoprire l'Umbria

Paolo Ficola

Aprire il libro è già come levarsi in volo, o meglio "librarsi", sulle ali larghe delle parole di Mimmo Coletti, poesia lirica senza gli a capo ma con il respiro e il ritmo che la fantasia conosce e a cui si affida per viaggiare alta.
Le sue ali bianche spiegate ti portano silenziosamente verso le immagini di un'Umbria imprevista e sorprendente, contemplata e amata nelle fotografie aeree di Paolo Ficola.
Lui, per farle, ha volato davvero per un numero impressionante di ore, passando e ripassando sui singoli luoghi in attesa della luce e dell'inquadratura perfette.
Perché qui ogni foto realizza il prodigio di una visione limpidissima, nitida come il cristallo, misteriosa e maliosa come solo è l'opera d'arte.



In queste foto c'è consumatissima tecnica, eccelso "mestiere" e tecnologia ai livelli più avanzati, ma non solo. C'è anche la passione di Paolo e il suo intuito per la bellezza, la volontà di far conoscere tanti scorci della sua regione, l'Umbria, e la loro grazia indescrivibile, la magia che la natura e la storia hanno costruito insieme come nessun altro può fare. E c'è il compimento di un sogno del Paolo adolescente, che con il fratello maggiore aveva disegnato idealmente tutto il complesso piano di volo.

Le intricate rotte di volo percorse da Paolo Ficola per regalarci la sua visione dell'Umbria
Non c'è alcun intervento correttivo sulle immagini, neanche un brutto traliccio cancellato, per restare fedele alla realtà, troppo soverchiante essendo la sua bellezza per venirne deturpata.
Volontà documentaria, dunque, ma anche un richiamo accorato all'attenzione e all'amore. "Abbiamo tesori di assoluta bellezza - dice Paolo - valorizziamoli facendoli conoscere. Sono il nostro petrolio!".


Visitare il suo laboratorio e ascoltarlo mentre descrive macchinari, programmi e apparecchi anche di sua invenzione è un'esperienza emozionante. Paolo è un grande maestro di fotografia, un artista che racconta scorci di bellezza ancora da scoprire da un angolo visuale inconsueto, quello di un aviatore consapevole in stallo silenzioso su poesie di borghi pietrosi o valli disegnate di campi, geometrie di coppi antichi, serpentine d'acqua e specchi luminosi in cui appagare il cuore.


"... si hanno per compagni le aquile e gli orizzonti perduti e riconquistati. Fantasia di tappeti volanti, coriandoli, natura effervescente, insolita, rara, anzi mai vista, mai contemplata così, tanto dotata di sintesi da divenire un arazzo, una geometria dell'anima, un battito improvviso, un brivido celeste."

Paolo Ficola, Umbria dall'alto. Testi di Mimmo Coletti. Edizioni Quattroemme, Perugia 2011. ISBN 978-88-89398-68-5. Rilegato, 34 x 24 cm, 332 pagine.