NOTE PER LA CONSULTAZIONE

NOTE PER LA CONSULTAZIONE:
Per leggere, scorrete la pagina verso il basso: il blog è come una rivista che va "srotolata" anziché sfogliarla. La grafica è ottimizzata per gli schermi dei computer; se leggete da un telefono o tablet, vi consigliamo di tenerlo in posizione "orizzontale".
Per la ricerca di artisti, temi e luoghi usate la casella Cerca nel Blog oppure l'Indice Alfabetico sul lato destro della pagina, visibile scorrendo un poco verso il basso.
Per contattarci: Rita Castigli rita.castigli@gmail.com - Aurelio Stoppini aureliostoppini@libero.it

giovedì 27 gennaio 2011

Atene, il sole d'inverno

Una  follia  andare ad Atene dal sabato alla domenica partendo da Perugia!
Alzarsi alle tre e mezza e vedere l’alba sulla strada per Fiumicino, oltre le nuvole cupe e la pioggia. Ma poi all’arrivo ci ha investito la sorpresa del calore dell’aria, la meraviglia del cielo tutto perfettamente azzurro, lo stupore dei marmi dell’Acropoli sotto il sole abbagliante.
Il 20 e 21 novembre c’erano nel mare pacifici nuotatori sotto il tramonto spettacolare, mentre a Perugia il cielo non risparmiava acqua e tetraggine nemmeno per un giorno del mese più piovoso che si ricordi.
Gli amici ateniesi, Poli e Giorgio, sono stati ospiti meravigliosi facendoci da guida anche nella fantastica gastronomia locale, generosa e allegra come loro, mentre la conversazione si destreggiava tra francese, italiano, greco scolastico e un po’ di inglese. La cucina greca conserva la schiettezza degli ingredienti antichi che dal campo e dal mare arrivano sulla tavola carichi di profumo, fantasia e colore.  Gustarli all’aperto sotto un pergolato esalta la fragranza dei sapori e dei vini.

Ricordi preziosi che scaldano il cuore al ritorno nell’autunno opprimente.
Nei due musei archeologici è stupefacente la ricchezza delle splendide statue da cui traspira una grazia divina. Vi cogli il senso di un’umanità così  nobile e perfetta da meritare l’eternità.

*   *   *

Seguono alcune foto che speriamo riescano a rendere l'idea dell'atmosfera con cui l'Acropoli ci ha accolto, e la bellezza ineffabile ed eterna delle opere custodite nel Museo Archeologico Nazionale (link al sito web ufficiale).
Nel nuovo museo costruito recentemente sotto l'Acropoli è proibito fotografare, per cui vi indirizziamo direttamente al suo sito web. L'allestimento è moderno e molto suggestivo, ma le opere più belle ed emozionanti restano custodite nel vecchio museo.

Chi desidera vedere tutte le foto può andare all'ALBUM che è suddiviso in 3 sezioni: Acropoli, Museo Archeologico e Friends (dedicata agli amici Poli e Georgos che ci hanno accolto con tanto calore e simpatia).




L'eleganza e la purezza delle linee architettoniche dei Propilei, dell'Eretteo e del Partenone, che si stagliano sul cielo azzurro, non finiranno mai di sorprendere i visitatori



Uscendo dai Propilei sembra che quella porta si apra sull'infinito


Il museo archeologico custodisce capolavori unici, che da millenni trasmettono le emozioni che gli artisti vi hanno saputo incarnare:

Dai Kouros arcaici, con il loro incedere lento che sembra simboleggiare l'eternità


... al celebre Poseidon, quasi aggressivo per la bellezza, lo slancio e l'eleganza del gesto


Le orbite vuote lanciano sguardi di un nero profondo. Altri volti, di marmo, come quello di un giovane  atleta, esprimono serenità e perfezione apollinea


La pudica Venere ebbe un restauratore eccellente, il nostro Canova



Ma il ragazzo a cavallo è forse l'opera che stupisce più di tutte per la sua freschezza e dinamicità


e non è possibile dimenticare lo sguardo intenso di questi occhi di avorio


Infine la sezione Micenea con le sue maschere d'oro ...


... e ragazze dipinte su intonaci, il trucco e l'acconciatura che esaltano una bellezza ancora viva 


Ma vogliamo chiudere con questa immagine di nuotatori tranquilli, in una baia della Costa di Apollo, al tramonto di un giorno luminoso di fine novembre ...

sabato 8 gennaio 2011

Numi tutelari

I lustri di Massimo Arzilli a Deruta



Le piccole mani di Massimo Arzilli bambino avevano sempre trovato creta da modellare. Suo padre era scultore e lo mandò a studiare all'Istituto d'Arte di Deruta dove altri maestri, in particolare Edgardo Abbozzo, lo guidarono. 
La sua è una lunga storia d'amore con la terra e il fuoco, piena di esperienze e ricca di ricordi.
Qui hanno le loro radici profonde queste figure che si allungano come le ombre della memoria e che si attardano come i sogni sulla soglia del risveglio.
Il lustro le fa vibrare di una vaga nostalgia, la nostalgia che scorre sommessa nei versi di Virgilio quando racconta il viaggio di Enea agli Inferi. E' l'emozione che dà il titolo a queste opere, Numi Tutelari, i mitici antenati che conservavano un rapporto affettuoso con i vivi i quali, a loro volta, li veneravano come divinità famigliari.
Il lustro dell' “alchimista”  Attilio Quintili ha vetrificato le superfici di queste figure e le ha rese ingannevoli e cangianti. Rivoli di luce vi scorrono in illusioni di trasparenze e di arcane lontananze nel tempo.
I lineamenti si fanno strada dalle profondità della materia ed emergono con individualità misteriose. Le sagome esili, che la luce sembra attraversare e creare nello stesso tempo, organizzano intorno a sé uno spazio magico, estraneo e familiare. Ed i pensieri si raccolgono e si fermano intorno a quelle  forme che pongono impalpabili problemi, questioni sospese... Una grazia femminile le muove col gioco dei riflessi, quasi residuo di irrinunciabile vanità, il ricordo del trucco o della danza. A volte gli occhi sono grandi ferite aperte su pene mai dimenticate, a volte fessure socchiuse su ricordi gentili. A volte si raccolgono in gruppi di due o tre o quattro e, nel bagliore del lustro rosso, vengono in mente le descrizioni dantesche (... lo maggior corno della fiamma antica ...) o il duttile adattarsi delle figure nei capitelli romanici. Viste tutte insieme sembrano un bosco del nord o una frangia dispersa dell'esercito di terracotta del primo imperatore della Cina rimasto sepolto per oltre duemila anni.
Queste figure silenziose e dissonanti, in contrasto con l'apparente indifferenza e mercificazione di oggi, evocano antenati lontani, un'assenza sentita e pianta, ma anche scongiurata e vinta in un gioco di illusioni ambiguamente ironico e serio che marca la distanza e la nostalgia.



Chi desidera vedere tutte le foto di questa serie può aprire l'ALBUM







Attilio Quintili e Massimo Arzilli a Deruta accanto alla fornace del "lustro"


____________________________________________________

Collegamenti:

- Sito web di Massimo Arzilli

- Sito web di Attilio Quintili (Freemocco)

giovedì 6 gennaio 2011

Epifania a Pievebovigliana

Il presepe nella cripta

Per chiudere le festività natalizie, entriamo con i Re Magi nella cripta della chiesa di S. Maria Assunta a Pievebovigliana (MC), dove da alcuni anni viene allestito un grande e bellissimo presepio, tradizionale e splendidamente ambientato.



E' il tardo pomeriggio: la chiesa sopra la cripta è poco illuminata ma si intuisce l'eleganza delle decorazioni sovrapposte con grazia alle linee romaniche originali (ve la mostreremo in un prossimo articolo). La cripta, dell'XI secolo, è molto ben conservata e suggestiva.

Il volto di S.Lucia da un antico affresco sembra osservare noi e il bel presepe ...

Questo frammento di affresco viene attribuito (con qualche dubbio) al pittore camerinese Arcangelo di Cola, nel qual caso sarebbe databile al 1420 circa

Per maggiori informazioni: Comune di Pievebovigliana (MC)