NOTE PER LA CONSULTAZIONE

NOTE PER LA CONSULTAZIONE:
Per leggere, scorrete la pagina verso il basso: il blog è come una rivista che va "srotolata" anziché sfogliarla. La grafica è ottimizzata per gli schermi dei computer; se leggete da un telefono o tablet, vi consigliamo di tenerlo in posizione "orizzontale".
Per la ricerca di artisti, temi e luoghi usate la casella Cerca nel Blog oppure l'Indice Alfabetico sul lato destro della pagina, visibile scorrendo un poco verso il basso.
Per contattarci: Rita Castigli rita.castigli@gmail.com - Aurelio Stoppini aureliostoppini@libero.it

sabato 29 settembre 2012

Blu come il tempo

Carlo Dell'Amico al CAOS di Terni


Carlo Dell'Amico
Cliccare sulla foto per accedere all'album delle nostre immagini della mostra


Un museo archeologico, che per molti è un'arida sequenza di pezzi di pietra, di metallo e di coccio con date lontanissime, può diventare un percorso incantato e lunare, con il suggerimento di archi di tempo non più a misura di vita umana o di qualche secolo, ma a misura stellare, di galassia lontana.

Ed allora lo spazio si illude di infinito, diventa spazio dello spirito. Il lungo cammino verso il leone nella luce azzurra, come percorso in un chiostro bagnato dalla luna, diventa contemplazione e silenziosa meditazione senza parole.


______________________________________
Carlo Dell'Amico, LIBERATA DAL CAOS
Dal 21 settembre al 4 novembre 2012 - Orario 10-13 / 16-19 (chiuso il lunedì)
Museo Archeologico presso il CAOS (Centro Arti Opificio Siri)
Viale Campofregoso, 116 - Terni
Links:
http://www.caos.museum/
http://www.caos.museum/content/museo-archeologico
http://www.sistemamuseo.it/museoid.php?uid=73

domenica 2 settembre 2012

Suggestioni d'Abruzzo

Itinerari d'arte nella provincia di Chieti, tra mare e montagne


Ortona
Santa Margherita, statua lignea del XVI secolo esposta nella mostra di Ortona (particolare)
Con curiosità, non conoscendo quasi nulla dell’arte abruzzese, e trepidazione, sapendo di trovarci di fronte ad opere sopravvissute alla devastazione del terremoto dell’Aquila, siamo entrati nel magnifico Palazzo Farnese di Ortona. La mostra, che è parte di una serie di iniziative volute dalla Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo per mettere in luce l’eredità di Margherita d’Austria (figlia di Carlo V, governatrice di ampie regioni del sud d’Italia nell’arco del XVI secolo), ha l’orario che ogni villeggiante sogna: chiude cioè alle 24. Così ce la siamo goduta senza dover rinunciare a un pomeriggio di mare.
Ci hanno stupiti la complessità di Pompeo Cesura come pregevole pittore manierista e soprattutto la sua intensità ed eleganza come scultore.


Pompeo Cesura, Annunciazione (particolare)
Pompeo Cesura, Cristo legato alla colonna (particolare) 
Un altro particolare del Cristo di Pompeo Cesura
Le finezze di Aert Mijtens (noto anche come Rinaldo Fiammingo) che ostenta il virtuosismo della scuola di provenienza, e la mobile plasticità di Ferraù Fenzoni, compongono il quadro di una società colta e attenta alle tendenze artistiche del tempo.

Aert Mijtens, Presentazione al Tempio (particolare).
La mostra di Ortona resterà aperta fino al 31 ottobre e comprende anche un "cantiere aperto" di restauro dedicato a un'opera di Mijtens
Oltre a questa, la Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo ha dato il via a molte altre mostre itineranti in Italia e all’estero delle opere del Museo Nazionale dell’Aquila, sottoposte a restauro e a nuovi studi, dando ad esse una nuova visibilità. Di conseguenza, paesi altrimenti trascurati dal turista da spiaggia offrono nuove attrattive.

Vista della Maiella dal Blockhaus
Dalla costa abbiamo fatto qualche puntata verso l’interno e ci siamo incantati davanti al paesaggio infinito che si gode dal Blockhaus sulla Maielletta ad oltre 2000 m di quota.
Lungo il percorso tra San Vito Chietino e Passo Lanciano, abbiamo fatto tappa a Guardiagrele. Lì era nato il più grande orafo del XV secolo, Nicola da Guardiagrele, e nel Museo del Duomo ci si può rendere conto della sua grandezza. Il museo è interessantissimo e il suo giovane custode è un entusiasta studente dei corsi di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Chieti, non un cerbero neghittoso come ci è capitato di incontrare altrove …

Guardiagrele, Torre campanaria e portale del Duomo
Guardiagrele, Museo del Duomo, Reliquiari del sec. XVII
Nicola da Guardiagrele, Croce processionale (particolare)
Altro particolare della croce di Nicola da Guardiagrele, trafugata nel 1979 e recuperata solo in alcune parti
Incoronazione di Maria, gruppo scultoreo in pietra collocato un tempo nella lunetta del portale della cattedrale di Guardiagrele, e attribuito allo stesso Nicola (particolare)
All'interno del Museo del Duomo di Guardiagrele, con il simpatico e competente incaricato
Nello stesso paese abbiamo visitato anche la Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese (giunta alla 42esima edizione), dove ci siamo resi conto con ammirazione che antiche e raffinatissime tradizioni sono tenute in vita con profonda dedizione e orgoglio. Di questi sentimenti hanno dato prova anche la guida e la guardia giurata che hanno tenuto aperta la mostra fuori orario per noi.

Rosone in ferro battuto, artigianato tipico di Guardiagrele
Ceramiche di Castelli
Arazzi di Penne (riconoscibili opere di Balla e Capogrossi)
Più difficile è stato invece visitare il Museo Diocesano di Lanciano che segue un orario un po’ diverso da quello pubblicato. Ma una volta entrati, siamo stati ricompensati dalla ricchezza dei pezzi, dalla bellezza dell’allestimento, dalla presentazione competente della responsabile Stefania Madonna. Tra le opere esposte vi sono molte statue devozionali, paramenti bellissimi, fascinosi manichini, ex voto, gioielli e una bellissima tavola della quale si ipotizza la mano di Giorgione.

Lanciano, Museo Diocesano: Pastorale in argento del XV secolo (particolare)
Giorgione (attrib.), Cristo Portacroce. Da Tuttolanciano.it
Un’altra tavola magnifica è quella di Polidoro da Lanciano che fa risplendere le sete e i velluti dei santi con la fastosità della sua formazione veneziana. Un Crocifisso di Nicola da Guardiagrele dà ulteriore prestigio al museo. Un pezzo unico anche l’immenso parato ricamato settecentesco di manifattura napoletana con soggetti mitologici.

Polidoro da Lanciano (1515-1565): Madonna con Bambino, San Giovanni e San Nicola (particolare)
Nicola da Guardiagrele, Croce astile, sec. XV (particolare)
Altro particolare della croce processionale di Nicola
Testa di manichino (statua vestita), sec. XIX 
Parato settecentesco di manifattura napoletana, raffigurante divinità pagane (particolare)
Un pomeriggio di maltempo ci ha nuovamente sospinti verso l'interno, verso il grande Museo Archeologico di Chieti. Ospitato nella sontuosa villa Frigerj circondata da un antico parco, ti mette subito al cospetto del suo più celebre ospite: il Guerriero di Capestrano. 

L'ombra del Guerriero si proietta sulla parete (installazione di Mimmo Paladino)
Una saletta con frammenti e steli in paleosabellico (misteriosissime, con puntini come caratteri Braille...) porta ad un'altra saletta circolare dove solo, investito di luce e stupore, sta piantato sul suo piedistallo il Re Guerriero. Poi, dopo le splendide ma più familiari statue romane, si scoprono i reperti delle numerose necropoli di una regione che risulta abitata fin dal paleolitico, divisi per popoli, Fortissimae Gentes Italiae, i Vestini Cismontani e Trasmontani, i Marrucini, i Carricini e i Peligni.
Quello che ci ha lasciato senza parole sono stati i letti funebri in osso e in bronzo (un'immagine è visibile nel sito Abruzzo Nascosto). Tanta bellezza ne fa dimenticare la destinazione ipogea o fa pensare alla ragione d'essere dell'arte quasi fosse indipendente dalla percezione dell'individuo.