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domenica 6 agosto 2017

Il pensiero, il segno e la luce

Tre artisti nella suggestiva cornice dell'antico frantoio

Fossacesia


Pippo Cosenza è di Palermo e laureato in ingegneria nucleare. Incarna nell'attualità l'uomo della Magna Grecia, dove il culto creativo della bellezza si associava a quello della razionalità, tanto che la lussuosa intelligenza di un suo antenato di 2500 anni fa poteva dimostrare che in una gara di velocità tra la tartaruga e la lepre non avrebbe vinto la lepre. Pippo crea strutture razionali perfette e complesse e poi vi esercita il potere di Kronos, il più potente degli dei, anche più di Zeus, e, come il dio che detta le regole, consuma sbiadisce logora modifica, fa come mille e mille nascite e morti e sovrapposizioni di genti e di culture. Il suo sogno astratto si arrende al tempo e sulla scacchiera il re vinto si adagia. Lo fa con un sorriso dove la malinconia è intrisa di dolci struggenti ricordi.

Pippo Cosenza

Pippo Cosenza

Rita Castigli e Pippo Cosenza


Il disegno è il suo punto di partenza, come Giorgio Vasari sosteneva fosse necessario alla creazione artistica, ed è la matrice anche nei lavori di Silvano D'Orsi. Nativo di Gioia Sannitica, ha sempre fatto l'artista obbedendo a una vocazione incontenibile ed esuberante. Anche lui uomo del sud, discendente di una popolazione italica che importava arte dalla Grecia e dalla Magna Grecia, sembra aver ereditato la perfezione innata del segno, quella misteriosa magia di bellezza che faceva ancora sostenere alla maggioranza in pieno seicento, dopi i geni indiscussi del Rinascimento e anche dopo star internazionali come Caravaggio e Guido Reni, Velazquez e Bernini, che l'arte greca non era stata mai eguagliata e che mai si era ricreata quella naturale perfezione di umanità divinizzata e quella sintesi che sembrava scritta nel cielo.

Il segno di Silvano sembra avere la stessa misteriosa storia. Il fatto, come lui direbbe, di aver sempre lavorato moltissimo, non basta a spiegarla. Il suo lavoro più vecchio che io conosco è un dipinto murario del 1983 che io mi trovai a commentare anni or sono scrivendo la guida ai “muri dipinti” di Mugnano. Le figure femminili avevano già quella ineffabile mistura di sensualità e di astrazione che continua ad ammaliare in quelle di oggi. Il simbolismo della situazione, il loro stare nel chiuso di una stanza con una finestra che si apriva sulla minaccia di un mondo degradato, si può rileggere alla luce degli sviluppi successivi dell'arte di Silvano. Quelle due donne erano ancora integre, mentre quelle degli anni successivi sono diventate incantevoli manichini e non hanno più una testa e un volto, ma magnifici grandi cappelli. Corpi torniti, con abiti lussuosi e lunghissime gambe sensuali attraggono e incantano ambiguamente, il dramma si veste di un sorriso, la mutilazione si veste di bellezza. Non c'è un volto dietro la maschera malinconica di Pulcinella, l'uomo si è perso dietro le sue apparenze in un gioco, però, fatto di forme elegantissime.

Saper esprimere un giudizio di valore così amaro in forma di irresistibile bellezza è la magia che emana dai quadri e dalle sculture di Silvano.

Silvano D'Orsi

Silvano D'Orsi

Silvano D'Orsi

Silvano D'Orsi

Silvano D'Orsi e Rita Castigli


Se Pippo e Silvano hanno come matrice comune il disegno e la ricerca metafisica, Matteo Fiorentino è invece poeta del colore e della luce, ricercatore dell'incanto nel paesaggio. È un impressionista che vuole rendere quell'attimo fuggente in cui ogni cosa si esprime nella perfetta bellezza di una luce che non durerà e che è irripetibile. Vuole afferrare ed esprimere quell'istante come un'epifania di perfezione da far durare invece per sempre, quell'attimo che deve diventare infinito. Ci riesce con una tavolozza ricca di mille colori preziosi e cangianti. L'emozione del colore proietta quel frammento di tempo e di spazio in un infinito fatto di sentimento dove il soggetto perde i suoi connotati di concretezza e si fa vibrazione e luce.

Matteo Fiorentino

Matteo Fiorentino

Matteo Fiorentino

Fossacesia

http://www.artenellavita.com/ALBUM/FOSSACESIA%20STANTE%202017/album/index.html
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mercoledì 9 settembre 2015

Artisti nel golfo di Venere

Incontri d'arte e solidarietà in Abruzzo






Il 2090° Distretto del Rotary Club sta portando avanti un progetto di campus estivo al mare per bambini portatori di handicap. A questo scopo ha coinvolto sette artisti di chiara fama e grande sensibilità che hanno lavorato con entusiasmo nella splendida cornice del Parco dei Priori di Fossacesia (CH). 
Qui, all'ombra della solenne mole di pietra dell'Abbazia di San Giovanni in Venere e sovrastando il lucente semicerchio del mare, hanno realizzato 21 lavori che di tanta bellezza si sono alimentati oltre che del desiderio di dare una mano a bambini meno fortunati di altri.
I risultati del loro lavoro sono magnifici: guizzi luminosi e tramonti incendiari di Matteo Fiorentino, caligini misteriose e dolci di Esilde Rendina, millenari simboli e temi di ornati mediterranei di Pippo Altomare, struggenti misurati silenzi di Pippo Cosenza, consistenze sognanti negli scogli e barche di Giustino Novelli, trasparenti emozionate presenze di Gianni Mastrantoni e elegantissimi manichini metafisici di Silvano D'Orsi. 
Lavori che continueranno a parlare di amicizia e d'amore per la vita a chi condividerà la gioia di queste emozioni fissate sulla tela. Le 21 opere che i Maestri hanno donato al Rotary per il campus sono messe in vendita ad un prezzo inferiore del 35% rispetto al prezzo di mercato e questo per offrire una motivazione in più oltre alla soddisfazione di aiutare la difficile infanzia di bambini disabili.
Inseriamo nel nostro blog alcune immagini della bella manifestazione, che si è deciso di ripetere nella prossima estate.



Rotary District 2090 is carrying out a project of a seaside summer campus for handicapped children. For this reason it has engaged seven famous artists of great sensitivity to work in the beautiful surroundings of Fossacesia in the Parco dei Priori.
Here, in the shadow of the massive stone building of the Abbey of San Giovanni in Venere and overlooking the semicircle shining sea, they created 21 works that were nourished with such beauty as well as with the desire to help the less fortunate children.
The results of their enthusiast effort are remarkable: flashes of light and incendiary sunsets by Matteo Fiorentino, mysterious misty and sensuous landscapes by Esilde Rendina, age-old themes of Mediterranean ornate and symbols by Pippo Altomare, measured but poignant silences by Pippo Cosenza, dreamy textures of rocks and boats by Giustino Novelli, transparent excited appearances by Gianni Mastrantoni and elegant metaphysical mannequins by Silvano D'Orsi.
They will always speak of friendship and love for life to those who will share the joy of these emotions laid down on canvas. The 21 works that the Masters have donated for the projected campus are offered for sale at a price 35% lower than the market price in order to add a further motivation to the satisfaction of helping the difficult life of children with disabilities.
We show in our blog some pictures of the beautiful event, which will be replicated next summer.


Pippo Altomare

Pippo Altomare

Pippo Altomare

Pippo Altomare




Pippo Cosenza

Pippo Cosenza

Pippo Cosenza

Pippo Cosenza




Silvano D'Orsi

   


Opere realizzate durante il workshop/Works created during the 3-days workshop