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domenica 23 dicembre 2012

Natività

La magica dolcezza del Natale non ci lascerà mai indifferenti. La splendida tela che abbiamo scelto quest'anno per i nostri auguri esprime appieno questo sentimento

Adorazione del Bambino
Correggio (Antonio Allegri), Adorazione del bambino, 1526 (?). Particolare. Firenze, Galleria degli Uffizi.
Da Google Art Project




sabato 8 dicembre 2012

Scoperte preziose nel verde delle Marche


Un itinerario nei dintorni di Camerino


Pievebovigliana
L'ineffabile grazia dell'arte marchigiana in questo busto femminile del primo cinquecento
(Museo Civico di Pievebovigliana)
Da sempre amiamo le Marche: il territorio, le qualità positive delle persone, la gastronomia e il patrimonio artistico. Ci troviamo spesso, in questo periodo, a frequentare la terra dei Da Varano, in provincia di Macerata, capace di regalare sorprendenti emozioni a chi ama l'arte e la storia. 

Pievebovigliana

La cosa più speciale di un piccolo comune come Pievebovigliana è che ogni oggetto ha una storia ed è spesso una storia d'amore. 
Così il Museo Civico “Raffaele Campelli” è il prezioso scrigno delle memorie del paese e contiene pagine frammentarie di un diario plurimillenario, scritto sulle pietre scheggiate dei preistorici primi abitanti e via via sui manufatti piceni e poi romani. Questa sezione del museo è intitolata al grande archeologo Valerio Cianfarani, che iniziò i suoi studi alla “Pieve” ed era tra i giovani che con Monsignor Campelli, il parroco di allora, gli anni '20 del secolo scorso, raccolsero con passione i reperti affioranti in paese e lungo il torrente Fornace, costituendo il primo nucleo del museo in un ambiente della canonica.


Olla rinvenuta da Mons. Campelli nel 1926
(Museo Civico, sezione archeologica

La Pinacoteca ospita tele e sculture allineate alla eleganza e grazia marchigiana dei secoli dal XV al XVII. Una tela è invece di scuola romana (copia da Scipione Pulzone), che Niccolò Liberati, emigrato a Roma dove aveva fatto fortuna con la sua attività di fornaio, donò alla sua mai dimenticata parrocchia di Petrignano, un segno di amore e fedeltà alle proprie radici.


Pievebovigliana
Crocifissione, copia da Scipione Pulzone (sec. XVII). Particolare.
L'originale (1585-90) è a Roma nella chiesa di Santa Maria in Vallicella o Chiesa Nuova
Pievebovigliana
La grazia fanciullesca di un angelo. Pittore umbro del primo '500, Madonna di Loreto (particolare)
Pievebovigliana
San Sebastiano, inerme nella sua stilizzata nudità. Statua lignea, XV sec.
Pievebovigliana
Particolare del San Sebastiano
Pievebovigliana
Simone e Giovan Francesco De Magistris (attrib.), Madonna di Loreto e Santi
(particolare con San Paolo)
Pievebovigliana
Nobilissimo e dolorosamente consapevole viso di Cristo. Terracotta, sec. XVI.
Rinvenuta e restaurata da Mons. Campelli
Pievebovigliana
Una sala del Museo Civico di Pievebovigliana 

Il museo è stato il punto di partenza del nostro itinerario perché lì si trova documentata, accanto alle eccellenze artistiche di Filippo Marchetti e Maria Paciotti, anche la storia delle attività produttive del luogo, dalle fornaci alla tessitura alla distillazione dei liquori.

Maria Paciotti
Le quattro stagioni, xilografie di Maria Paciotti (prima metà del '900)

Filippo Marchetti
Il fortepiano di Filippo Marchetti

Di conseguenza, salendo per antiche strade alla chiesa di Santa Maria Assunta, la bellezza armoniosa della costruzione si inserisce in una secolare storia di cultura.


Pievebovigliana
La triplice abside della Pieve romanica di Santa Maria Assunta
Una vista laterale mette in evidenza la doppia altezza dell'abside, che racchiude la chiesa e la sottostante cripta
(alcune foto della cripta in questo nostro precedente articolo

La Chiesa di San Giusto a San Maroto (sec. XI-XII) meriterebbe da sola il viaggio. In quello spazio semplice di arcana perfezione regna un silenzio sovrumano. Tante sono le ipotesi sulla sua storia. Ne riferisco una che sembra armonizzi la forma particolare della chiesa con il nome San Maroto, originariamente San Marone (l'intitolazione a San Giusto è probabilmente avvenuta in un secondo tempo). Questi era un eremita siriano morto nel 410, i cui numerosissimi seguaci, i Maroniti, si spostarono in Libano nel VII secolo. Durante le crociate furono fitte le relazioni tra loro e la Santa Sede (la testa del santo è tuttora conservata nella cattedrale di Foligno) ed è noto che alla diffusione del monachesimo in Umbria e Marche contribuirono certamente monaci siriani.


San Giusto
La pianta circolare è rara e realizza all'interno uno spazio arcano
San Giusto
La struttura a tholos della cupola in pietra calcarea è semplice e suggestiva
San Giusto
La chiesa di San Maroto custodisce una Madonna in trono (qui un particolare)
attribuita a Venanzio da Camerino (primi decenni sec. XVI)
Ma il piccolo comune marchigiano ha molto altro da offrire ai “cacciatori d'arte”: il Castello di Beldiletto, lussuosa residenza dei Da Varano, la chiesa e il convento di San Francesco a Pontelatrave, la cripta di Santa Maria Assunta già presentata in un nostro articolo di qualche tempo fa.  

Ringraziamo il Sindaco di Pievebovigliana Sandro Luciani e l'architetto Lolita Ciuffoni  che con grande cortesia e disponibilità ci hanno fornito materiale informativo e una guida alla visita del museo, oltre alla possibilità di effettuare riprese fotografiche.


Convento di San Francesco a Renacavata

Il convento di Renacavata, presso Camerino, è uno dei primissimi insediamenti del nascente ordine dei Cappuccini e ne esprime la scelta di povertà e semplicità nei muri spogli e nel porticato d'ingresso, nella piccolissima chiesa raccolta e mistica, nel rifiuto del lusso di cui faceva sfoggio la chiesa pretridentina.

Cappuccini

Renacavata
Mattia della Robbia, Incoronazione della Vergine con San Francesco e Sant'Agnese, 1530
Il color cenere del saio di san Francesco nella pala d'altare (era il colore scelto dai primi Cappuccini) simboleggia la dimessa austerità della loro scelta. Però all'interno del convento c'è il museo con i lavori artigianali dei frati e in essi si rivela un livello estetico talmente straordinario che sembrano sorretti da un canto di preghiera oltre che dalla tecnica raffinata.
L'impegno dell'Ordine nelle missioni permise loro di utilizzare materiali inconsueti, preziosi come legni esotici e gusci di tartaruga o estremamente poveri come la paglia che però diventa una grafia dorata nelle loro mani.


Cappuccini
Paliotto in paglia (XVIII sec.), particolare
Cappuccini
Ciborio (o tabernacolo) in legni pregiati, avorio e madreperla (XVII sec.)
Cappuccini
Ciborio in legno e tartaruga (sec. XVIII)
Cappuccini
Particolare con statuetta dell'Immacolata
Cappuccini
La piccola e preziosa architettura barocca trova il suo punto focale nella porta del tabernacolo 

Anche i quadri, benché poco originali, recano il segno di veri pittori come la pregevole copia da Raffaello o il drammatico San Francesco vicino all'emozione di uno Zurbaran o di un Ribera, o la Deposizione secentesca che riecheggia i grandi bolognesi del tempo.


Raffaello
Madonna della Palma, copia da Raffaello
Cappuccini
San Francesco, autore ignoto, sec. XVII
Renacavata
Particolare di Deposizione, autore ignoto, sec. XVII

Un giovane novizio ci ha fatto da guida con orgoglio e entusiasmo, come chi, indossando un misero saio di tela, mostra i tesori della grandezza di cui la sua “famiglia” fu capace.

Per chi volesse ripercorrere questo piccolo ma affascinante itinerario, alleghiamo una cartina tratta da Google Maps:



domenica 18 novembre 2012

Un regalo di compleanno


Al compimento del secondo anno di attività di questo blog, vogliamo manifestare la nostra gioia per tante e tante soddisfazioni che i nostri lettori ci hanno regalato condividendo con noi i viaggi e le avventure nello spazio siderale e insieme interiore dell'arte.

Festeggiamo questo obbiettivo, raggiunto con la naturalezza di un impegno sorretto dal piacere, pubblicando il testo e i disegni che Vittoria Bartolucci ci ha mandato per esprimere il suo apprezzamento. 
Siamo rimasti commossi da tanta delicata bellezza che riassume per noi il rapporto speciale che unisce le persone innamorate dell'arte.





                                                     CHIARA LANTERNA

                                                     I vostri pensieri
                                                     leggo stanotte     sul vetro
                                                     della chiara lanterna
                                                     che nel buio 
                                                     della mia stanza
                                                     (il suo silenzio)      risplende
                                                     mentre le immagini guardo
                                                     del magico gioco
                                                     che da sempre al ricordo
                                                     (cristallizzandoli)
                                                     i gesti
                                                     di quotidiani 
                                                     o eroici istanti di vite
                                                     senza storia o famose  
                                                     consegna 
                                                     che da punti diversi
                                                     il suo richiamo vi invia
                                                     per rimanere
                                                     nei vostri occhi      la  mente
                                                     e per farlo conoscere ad altri  
                                                     E così           un po'
                                                     partecipo anch'io
                                                     (ha più stelle     adesso la notte
                                                     meno profondo     è il silenzio)
                                                     alla dolce avventura           
                                                     del vostro andare 
                                                     (le parole          quasi ne sento
                                                     gli oggetti    i passi    le strade
                                                     quasi ne vedo)
                                                     che verso 
                                                     i luoghi dell'Arte
                                                     mentre passano i giorni
                                                     insieme vi porta




mercoledì 14 novembre 2012

RiflessiDiVersi 2012

Dialogo poetico tra Italia e Irlanda

La settima edizione della manifestazione artistica che si tiene tra Perugia e Magione, organizzata dall'Associazione Immagini d'Irlanda in Umbria, ha regalato a un pubblico partecipe e numeroso emozioni sempre nuove, in un dialogo tra voci poetiche con vibrazioni e riflessi di versi, sullo sfondo delle spazialità musicali dei Militia e con la cornice delle sculture di Sabina Feroci.

Presentiamo innanzitutto i tre poeti che hanno dato vita all'edizione 2012, assieme ai rispettivi traduttori, con alcuni esempi delle loro opere.

[Nota tecnica: per leggere meglio le poesie, cliccate e apparirà il testo ingrandito]

Macdara Woods

Macdara Woods


Traduzione: Rita Castigli


Per apprezzare la musicalità della poesia che segue, vi presentiamo la versione originale
della canzone popolare irlandese "Dicey Reilly" eseguita dai "Dubliners"



Traduzione: Rita Castigli

Rita Castigli
Rita Castigli traduce da anni in italiano le poesie di Macdara Woods
I Militia hanno accompagnato le letture di Macdara con le loro suggestioni sonore 


Moya Cannon

Moya Cannon


Traduzione: Roberto Bertoni
Traduzione: Roberto Bertoni

Margherita Bernardini ha letto le traduzioni italiane delle poesie di Moya Cannon


Anna Maria Trepaoli

Eiléan Ní Chuilleanáin
La poetessa umbra con la traduttrice Eiléan Ní Chuilleanáin
Traduzione: Eiléan Ní Chuilleanáin

Traduzione: Eiléan Ní Chuilleanáin


Di seguito una carrellata di fotografie scattate durante i readings, che presentano alcuni momenti della suggestiva manifestazione.


Foto di gruppo all'Università per Stranieri di Perugia
L'Ambasciatore d'Irlanda Pat Hennessy e il Sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti, qui con l'artista Sabina Feroci
Qui sopra, un video con l'intervento dell'Ambasciatore d'Irlanda (si ringrazia Luigina Miccio)

Rita Castigli
Eiléan Ní Chuilleanáin
Eiléan Ní Chuilleanáin
Militia
Militia
Macdara Woods
Militia

Militia

All'interno della Torre dei Lambardi (Magione) si respira un'atmosfera raccolta e suggestiva
che rende il pubblico molto partecipe
All'ingresso della Torre dei Lambardi
La manifestazione comprende readings presso alcune scuole superiori
Macdara Woods canta "Song" sull'aria di Dicey Reilly


L'Istituto Tecnico "A.Capitini" di Perugia ha pubblicato un video sul
reading che si è svolto nella scuola, con ampia partecipazione di
studenti e docenti

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Nel nostro blog trovate altri due articoli dedicati alle edizioni precedenti di questa bellissima manifestazione: