Tra le attività del settore culturale della Rai ci sono tante iniziative meritevoli e di grande interesse che spesso non vengono adeguatamente pubblicizzate. Vogliamo dare il nostro contributo per far conoscere un importante servizio che l'ente radiotelevisivo pubblico sta rendendo da anni agli appassionati dell'arte.
Ci riferiamo in particolare alle "Mostre impossibili", un evento culturale ideato da Renato Parascandolo e realizzato con la collaborazione del Ministero per i Beni Culturali, che a partire dal 2003 ha portato a spasso per l'Italia l'opera completa (o quasi) di Caravaggio, Raffaello e Leonardo. Non certo gli originali, ché sarebbe appunto cosa impossibile, ma riproduzioni fotografiche di qualità eccellente stampate in un formato identico all'originale ed esposte su supporti retroilluminati.
L'idea ha avuto molto successo sin dall'inizio. Un successo testimoniato dall'alto numero di visitatori e destinato a durare negli anni, visto che le mostre impossibili sono tuttora in viaggio attraverso l'Italia: quella di Caravaggio, ad esempio, a Milano (Palazzo della Ragione), prorogata a grande richiesta fino al 13 marzo 2011. Oppure quella di Raffaello a Todi (PG), da aprile ad agosto 2011.
Questo brillante progetto è godibile anche nel web, sotto forma di archivi consultabili liberamente che contengono immagini digitali ad alta risoluzione di tutte le opere di Caravaggio e una vasta antologia di quelle di Raffaello; qui sotto vedete due schermate di esempio con i link ai due cataloghi. Le riproduzioni sono accompagnate da interessanti commenti di critici e storici dell'arte e rappresentano un notevole contributo della Rai allo studio ed alla divulgazione di queste meravigliose opere.
Link al catalogo digitale Rai di Caravaggio (richiede Explorer). Fare click su "Le Opere" |
Link al catalogo digitale Rai di Raffaello (fare click su "Le Opere") |
Ecco infine il collegamento alla home page delle Mostre Impossibili
La serie di mostre è partita nel 2003 sulla base di un concetto valido e innovativo. La tecnologia già in questi pochi anni ha compiuto progressi notevoli, ed offre ulteriori e nuove possibilità. Ci auguriamo quindi che tante altre "mostre impossibili" vengano messe in cantiere dalla Rai, con il contributo delle istituzioni museali e culturali.
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